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fotocamere reflex
fotocamere reflex

Come fare a scegliere l’ottica giusta

Al giorno d’oggi ogni costruttore di fotocamere reflex usa il proprio sistema di collegamento dell’ottica al corpo della macchina, quindi, o si sceglie un’ottica dello stesso fabbricante, oppure, nel caso di ottiche di produttori autonomi, si deve verificare che l’obiettivo sia dotato dello stesso sistema di aggancio previsto dalla propria fotocamera. Le fotocamere reflex attuali danno il massimo dei risultati con ottiche che completano differenti controlli elettronici, i motori di gestione di autofocus ed altri meccanismi automatici. Le ottiche, antiche e moderne, non sempre risultano adattabili o completamente adattabili con le reflex moderne: occorre esaminare prima sempre la lista di adattabilità della propria fotocamera.

 

Inoltre, occorre verificare se i meccanismi servocomandati, come ad esempio l’autofocus, sono forniti di motori di attivazione veloci o lenti: se la fotocamera ci mette troppo tempo per la messa a fuoco, si mette a rischio lo scatto. Negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre di più le ottiche zoom, soprattutto per la loro adattabilità. Nonostante la prestazione degli zoom sia molto migliorata negli ultimi tempi, la qualità dell’immagine più elevata, il minor impedimento e la massima lucentezza si ottiene con le ottiche a focale fissa. Quindi occorre scegliere tra il massimo comfort, ovvero lo zoom o la massima qualità, ovvero la focale fissa. Le ottiche con focali 50 millimetri, se sono usate su fotocamere a pellicola 135, sono dette normali perché incorniciano una visuale simile a quella dell’occhio dell’uomo. Le focali più corte e quindi con inquadramenti più larghi si chiamano invece, mentre le focali più lunghe contraddistinguono i teleobiettivi. In genere, un grandangolo originale ha una focale di 28 millimetri e anche meno, mentre un vero teleobiettivo ha una focale di 135 millimetri o più.

 

Oltre alla focale, gli obiettivi sono caratterizzati da altri parametri  e uno dei più importanti è la “luminosità” che si indica con la massima apertura del diaframma conseguibile: le capacità tradizionali sono F-2, F-2,8, F-4. I diaframmi più allargati sono contraddistinti da un numero minore e danno una possibilità più alta di scatto in condizioni di luminosità poco alta o con tempi molto rapidi, tipo la foto sportiva. Oltre a tutto ad una apertura più ampia del diaframma si ha anche una sempre più limitata profondità di visione, effetto usato soprattutto per i ritratti. E’ sempre buona norma valutare anche l’apertura di diaframma minima ammessa dall’obiettivo: valori come F/22 o addirittura F/32 garantiscono la massima profondità di campo e la massima limpidezza dell’immagine. Naturalmente per fotografare con questi diaframmi sono fondamentali o condizioni di illuminazione estrema o periodi di scatto molto lunghi.


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