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Ottobre è il periodo giusto per controllare i nei

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I nei sono formazioni pigmentate benigne della pelle, originate dai melanociti, che sono le cellule dell’epidermide che sintetizzano la melanina. Si sviluppano nel corso della vita, raramente infatti compaiono alla nascita e la loro insorgenza è per lo più legata a fattori genetici, cui si aggiungono altre cause come l’esposizione al sole, il fumo e l’inquinamento atmosferico. Spesso, si tende a sottovalutare i nei che compaiono sul corpo o ci si dimentica di tenere sotto controllo quelli già esistenti, mentre verificarne periodicamente la salute è estremamente importante per scongiurare il pericolo di melanoma, un tumore della pelle che può avere anche conseguenze molto gravi. Il sole costituisce un elevatissimo fattore di rischio per la formazione dei melanomi, pertanto dopo le vacanze è sempre opportuno esaminare i nei.

 

Il dermatologo ha a disposizione strumenti molto efficaci per controllare lo stato di salute della pelle: la dermatoscopia, l’esame istologico e la mappatura dei nei, sono i metodi più diffusi per analizzare i nei ed indicare le eventuali terapie a cui ricorrere in caso di anomalie. Per aiutare le persone nell’auto-osservare i nei, i medici hanno diffuso una facile regola mnemonica, chiamata ABCDE ovvero: A come asimmetria: un neo che in qualche maniera nella sua forma, presenta delle variazioni di grandezza, larghezza, spessore, ecc. B come bordi, che in un neo normale sono di solito arrotondati ed uniformi, mentre in quelli sospetti si presentano piuttosto frastagliati e con incisioni. C come colore: generalmente il colore dei nei è marrone, qualora ci siano variazioni verso il nero, il rosso od il bluastro bisogna insospettirsi. D come dimensioni: un neo del diametro inferiore a 6 millimetri, generalmente è sempre benigno.

 

E come evoluzione del neo che può diventare asimmetrico, con bordi irregolari, cambiare di colore, ecc. I nei da considerarsi più a rischio sono quelli situati nelle zone esposte al sole, quelli sotto la pianta dei piedi e quelli presenti sulle gambe, ma tutta la pelle può essere interessata. I soggetti più a rischio sono le persone che hanno la pelle molto chiara, occhi chiari, capelli rossi, persone che quando si espongono al sole si scottano sempre e non si abbronzano mai. Le ricerche cliniche hanno dimostrato che questi soggetti, se non adeguatamente protetti dal sole, negli anni tendono a sviluppare oltre che melanomi, anche una serie di lesioni precancerose fino all’insorgenza di lesioni cancerose vere e proprie. La prevenzione è sicuramente il primo passo per evitare melanomi e cancerosi cutanee, per cui è sempre buona regola proteggersi dalle radiazioni solari con filtri adeguati al proprio tipo di pelle, da applicare prima di prendere il sole.


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