L'impianto stereo oggi è un must have per tutte le automobili: quello che un tempo rappresentava un accessorio molto ricercato e destinato solo a chi poteva permettersi un budget molto consistente oggi è un prodotto quasi alla portata di tutti. Con il trascorrere del tempo, in ogni caso, la sua funzione non è cambiata: grazie ad esso abbiamo la possibilità di ascoltare un CD o di sintonizzarci su tutti i canali radio che desideriamo, così da allietare i nostri spostamenti e poter contare su un intrattenimento sempre disponibile. Ma le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni hanno consentito di ampliare in misura più che significativa l'assortimento di opportunità di cui possiamo usufruire: e così all'impianto stereo possiamo collegare il nostro smartphone o una chiavetta Usb, ma anche un lettore mp3 o un iPod, semplicemente disponendo dei cavi relativi o, in maniera ancora più semplice, facendo affidamento sul Bluetooth.
Non bisogna confondere l'impianto stereo con l'autoradio: il primo, infatti, è un dispositivo caratterizzato da una maggiore complessità e vanta una potenza nettamente superiore. Come si può ben intuire, però, costa anche di più. Al di là dei modelli più cari, che possono arrivare a superare i 15mila euro, è chiaro che per questo accessorio c'è da mettere in conto una spesa media di diverse centinaia di euro. Ovviamente si può provare a contenere questo esborso, per esempio ricorrendo a una soluzione fai da te: in altre parole, costruendosi da soli l'impianto dei propri sogni. Il lavoro non è dei più agevoli, ma con un po' di pazienza e la giusta dose di impegno si può raggiungere lo scopo che ci si prefigge.
Prendendo spunto dagli altoparlanti auto migliori che si trovano in commercio, è possibile dedicarsi alla progettazione e alla realizzazione di un impianto stereo fai da te, per le quali è necessario capire prima di tutto l'utilizzo che se ne farà: ovviamente, un dispositivo che sarà usato soprattutto per ascoltare programmi radiofonici parlati avrà caratteristiche differenti rispetto a una soluzione che dovrà diffondere musica a tutto volume. Un impianto per auto è caratterizzato da altoparlanti con casse che vibrano: il problema è che queste vibrazioni finiscono per sporcare il suono, con conseguenze facili da immaginare sulla resa audio. Proprio per questo motivo il consiglio è quello di provvedere a una insonorizzazione delle porte ben curata, per la quale è necessario smontare i pannelli in modo tale che sia possibile installare materiali fonoassorbenti adeguati.
Sono due i fronti che caratterizzano un impianto stereo per auto, quello anteriore e quello posteriore. Il fronte anteriore include due altoparlanti di formato ridotto, i cosiddetti tweeter, che servono a riprodurre gli acuti, mentre altri due altoparlanti, i woofer, vengono sfruttati per riprodurre le voci, oltre ai toni bassi e quelli medi. Due ulteriori woofer costituiscono, poi, il fronte posteriore, in cui è presente anche un subwoofer, attraverso il quale possono essere riprodotti i suoni più duri; esso deve essere collocato all'interno del bagagliaio.
I subwoofer possono essere di diversi tipi, che si distinguono in funzione dell'alimentazione che li contraddistingue. Il subwoofer passivo, in particolare, è privo di amplificatore nella cassa, il che vuol dire che occorre installarne uno per garantire il suo suono; il subwoofer attivo, invece, nella cassa comprende l'amplificatore, e si fa apprezzare per una maggiore semplicità di installazione. Nel caso di un battito molto dolce, si parla di un subwoofer morbido, mentre in presenza di un battito molto più perentorio, e cioè secco e deciso, si è in presenza di un subwoofer duro. Una ulteriore distinzione, infine, è tra i subwoofer lenti e quelli veloci.
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