Grazie alla collaborazione con il Dott. Guercini, specialista in Urologia, è stato possibile scrivere questo articolo sulle cura della prostatite cronica. Il sito Prostatitis2000, di proprietà del Prof. Dott. Guercini, è una raccolta di informazioni utili e specifiche sulla prostatite cronica e acuta. Nel sito è possibile anche rivolgere alcune domande al Dott. Guercini, che risponderà prontamente e in poco tempo a qualsiasi quesito. Di seguito, intanto, alcune notizie riguardo i trattamenti per curare la prostatite cronica.
Soltanto negli ultimi anni sono iniziati degli studi specifici per verificare la validità delle varie terapie adottabile per la cura della prostatite. La prostatite, è associata generalmente ad un’infiammazione della ghiandola prostatica, per cui una cura antibiotica intravenosa o orale, potrebbe risultare idonea ad eliminare i sintomi della patologia e a curarla. Si tratta di un processo farmacologico talvolta molto lungo, in quanto il principio attivo del medicinale, deve essere in grado di penetrare nei tessuti prostatici in concentrazioni battericide.
Come sempre però, fare una distinzione tra prostatite batterica e abatterica, acuta e cronica, è di fondamentale importanza. Infatti quando la malattia diagnosticata, non può essere ritenuta acuta e quindi di facile risoluzione, il trattamento potrà essere differente.
Tuttavia se la terapia antibiotica risulta proficua, con effetti positivi sulla sintomatologia, potrà essere riproposta al paziente anche nell’eventualità in cui la malattia si ripresenti ad intervalli regolari. Diversi specialisti propongono di effettuare la cura della prostatite assieme al massaggio prostatico. Quest’ultimo infatti avrà un’azione drenante dei dotti ostruiti, incrementando la secrezione degli acini e favorendo il ripristino della circolazione sanguigna. In tal modo, grazie al ricircolo attivato dal movimento prodotto, anche il principio attivo dell’antibiotico dovrebbe avere più efficacia.
Altre possibilità per la cura della prostatite sono l’utilizzo di inibitori degli alfa-recettori. Questi ultimi potrebbero essere considerati un’appropriata terapia coniugabile con quella antibiotica, nel momento in cui il soggetto affetto da prostatite, presenti contemporaneamente una sintomatologia riferibile ad una ostruzione urinaria, come si rileva nelle prostatiti associate a sclerosi del collo della vescica.
L’intervento chirurgico rappresenta l’ultima possibilità per la cura della prostatite. Ovviamente, si opterà per il medesimo soltanto in seguito ad un’accurata ananmesi del medico. Al fine di non ricorrere a soluzioni affrettate. Esistono pochissimi casi in letteratura sull'utilizzo della resezione transuretrale della prostata (TURP) o sulla prostatectomia radicale nei casi di prostatite.
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