L'elettricità fa parte della nostra vita, siamo talmente abituati a utilizzarla che non ci poniamo domande su come questa fonte energetica riesce a confluire nelle nostre abitazioni. Eppure una minima informazione potrebbe risolvere e, in molti casi, evitare seri contrattempi.
Quando abitiamo un nuovo immobile, l’unica preoccupazione è di chiedere l'allacciamento elettrico a un gestore di nostra preferenza e difficilmente, prima di prendere possesso dell'abitazione, verifichiamo l’integrità dell'impianto elettrico e ci accorgiamo solo in un secondo momento che magari non è perfettamente a norma.
Certo non è facile avere la competenza per rendersi conto dello stato effettivo in cui versa l'impianto elettrico, ma è bene, prima di sottoscrivere qualsiasi contratto di affitto o compravendita, informarsi e accertarsi ,magari con l'aiuto di un tecnico, dell'effettiva messa a norma di tutto l'apparato.
È noto che i quadri elettrici obsoleti, chiamati anche oltreoceano electrical switchboard, sono esposti a funzionamenti discontinui, i guasti sono molto frequenti e danneggiano gravemente elettrodomestici e apparecchi collegati.
Per evitare di incorrere in pericolose situazioni bisogna sempre attenersi al controllo delle prese di corrente, avere un sistema di blocco automatico (salvavita) tra i quadri elettrici che rilevi tempestivamente anomalie, cali di tensione e cortocircuiti interrompendo la corrente tempestivamente.
I guasti più frequenti dei quadri elettrici sono imputabili a isolamenti poco consoni, cavi di tensione scorticati o privi di guaina protettiva, voltaggio sbagliato e kilowatt insufficienti per reggere il consumo contemporaneo di più apparecchi.
Per sapere quanti kilowatt abbiamo disposizione, possiamo leggere la bolletta elettrica ed eventualmente chiedere al gestore di aumentare la potenza erogata. Per uso domestico sono sufficienti tre kW che in seguito a specifica richiesta possono essere portati a sei kw, ma questa misura è più adatta ad aziende e servizi commerciali, dove le risorse hanno necessità di maggiore energia.
In che modo è meglio procedere per garantire la sicurezza personale e quella delle apparecchiature?
Salvo che non siamo elettricisti sarà indispensabile chiedere l'aiuto di un tecnico che controllerà i quadri elettrici monitorandolo in tutto il suo insieme.
Quando ci accorgiamo che attaccando la spina in una presa salta la corrente vuol dire che qualcosa causa un cortocircuito, se il guasto è superficiale, basterà sostituire la parte danneggiata ma se nonostante questa manovra il difetto persiste bisognerà andare a monte del problema.
Un altro guasto molto comune è la dispersione elettrica, un consumo anomalo e le bollette più salate del solito sono un chiaro segno che qualcosa non va. Probabilmente si tratta di un isolamento malfatto o che il tempo ha reso insufficiente, è necessario intervenire subito perché potremmo rimanere vittime di folgorazioni e gravi infortuni.
Per risolvere i diversi problemi non solo è buona norma un controllo dell'intero impianto ai primi segni di disfunzioni ma è indispensabile evitare che accadono eventi indesiderati installando un congegno magneto-termico che metta in sicurezza i quadri elettrici.
Sono anni che negli appartamenti privati e negli edifici aziendali è obbligatorio l'uso d'interruttori differenziali chiamati abitualmente salvavita. Questi apparecchi proteggono gli edifici da dispersioni, sovraccarichi e alterazioni di tensione elettrica, se abitiamo una casa sprovvista di salvavita, chiediamo al padrone dell'appartamento di provvedere all'adeguamento e la messa a norma dell'impianto energetico.
I quadri elettrici sono congegni elettronici o meccanici che hanno la funzione di trasportare l'elettricità da una base ad altri punti collegati al pannello.
Il funzionamento dei quadri elettrici si basa su una struttura che comprende interruttori e meccanismi di sicurezza, i tasti di accensione e spegnimento servono a erogare o interrompere il flusso di energia.
L'elettricità è attinta da una fonte in grado di generarla, la centralina controlla il flusso di direzione e la tensione regolando e impedendo il sovraccarico di corrente, evento che porterebbe inevitabilmente al danneggiamento degli apparecchi con gravi danni anche alla membrana di protezione del quadro elettrico.
Senza sistema di controllo l'energia sarebbe pericolosamente distribuita a casaccio, il rischio di malfunzionamento o di bruciatura degli apparecchi collegati ad essa sarebbe inevitabile.
Con i pannelli elettrici si creano delle sequenze d’interruttori consoni al controllo dell'erogazione di corrente, i pulsanti servono a inviare l'impulso di ON/OFF e possono essere utilizzati anche come regolatori di tensione.
Limitando il flusso elettrico si ha un controllo totale dell'energia in uscita, ogni dispositivo riceverà la giusta alimentazione senza pericolo di sovraccarico o insufficienza energetica.
La sicurezza data dalla stabilità dei quadri elettrici consente l'utilizzo di energia in qualsiasi settore sia civile sia industriale con tensioni regolabili ai congegni collegati. La ripartizione della tensione energetica è indispensabile in ogni situazione, la centralina deve ricevere un flusso preciso e costante da una fonte elettrica madre per poi inviarla in porzioni regolari agli apparecchi collegati.
In relazione ai vari dispositivi attivati la potenza erogata sarà regolata per consentire un funzionamento ottimale senza cali energetici o sovraccarico elettrico. I quadri e le centraline elettriche sono utilizzati in svariati sistemi di controllo e nessun edificio può considerarsi sicuro se gli apparati non sono tenuti costantemente sotto controllo.
La corrente e la sua erogazione deve venire regolate in conformità a precise norme di sicurezza, una periodica manutenzione permette a operatori e utilizzatori di beneficiare appieno della potenza del sistema elettrico senza andare incontro a gravi blackout.
Anche se quasi tutti conosciamo con esattezza a cosa serve un interruttore è bene evitare manomissioni senza dotazioni protettive, con l'elettricità non si scherza e i danni derivanti da una scossa possono portare anche alla morte istantanea.
La corrente è attivata o disattivata attraverso un interruttore, prima di arrivare a questo punto la tensione scorre sui cavi elettrici che partono dalla centralina, nel momento dell'utilizzo, il ponte situato nella placca attiverà l'erogazione e l'apparecchio collegato riceverà l'energia necessaria per il suo funzionamento.
Nei condomini le centraline elettriche sono spesso dotate di un meccanismo di controllo in grado d’interrompere l'erogazione di corrente nel caso in cui si verifichino guasti o sovraccarichi di potenza, questo non pregiudica il normale funzionamento dell'impianto che ritornerà operativo appena si ristabilisce una condizione di sicurezza.
Negli appartamenti è in dotazione un dispositivo chiamato "salvavita ". Quest’apparecchio serve a prevenire cortocircuiti , in caso di pericolo fa scattare l'interruttore elettrico tempestivamente evitando che, in caso di contatti accidentali, l'elettricità possa danneggiare cose o persone.
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