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Furti in aumento negli appartamenti. Come correre ai ripari

I dati sono purtroppo impietosi. Nonostante un trend negativo per il numero di reati che si consumano nel nostro paese, continuano a crescere senza soluzione alcuna di continuità i furti in appartamento e in casa.

Siamo davanti ad una situazione di difficile, se non impossibile gestione per le forze dell’ordine: cresce il numero di criminali specializzato in questo tipo di attività, ed è particolarmente difficoltoso presidiare il nostro territorio, caratterizzato da bassa concentrazione di abitanti per chilometro quadro.

Anche nelle città, poi, non ce la si passa poi meglio. Nella sola città di Milano si consumano quasi 20.000 furti in appartamento ogni anno.

Non è un mistero dunque il perché della corsa degli italiani verso sistemi antifurto e di allarme, con il vantaggio però per chi si muove soltanto oggi, della possibilità di spendere davvero poco per mettere in sicurezza la propria abitazione.

L’importante effetto deterrenza

I ladri specializzati in furti in appartamento o in villa sanno bene come riconoscere una casa che è dotata di sistemi di allarme, e ne stanno alla larga. Non vale la pena infatti rischiare di essere beccati per un furto di poche migliaia di euro di valore.

L’effetto più importante per questo tipo di sistemi è dunque quello di deterrenza: anche senza mai attivarsi riescono a tenere lontani ladri e malintenzionati, senza alcun tipo di tentativo di effrazione e senza che il furto cominci anche soltanto a consumarsi.

Le casseforti non bastano

In molti si sono dotati, negli anni, di casseforti incassate in grado di proteggere in modo efficace gli oggetti preziosi e di valore di piccole dimensioni.

Una soluzione relativamente costosa, che prevede degli interventi in muratura importanti, e che però non può proteggere completamente la nostra abitazione dal furto. Non esiste effetto deterrenza, perché il ladro non può sapere in anticipo quale casa è dotata di cassaforte.

Non possiamo inoltre proteggerci dal danno “morale” che deriva da un tentativo di effrazione: quando i ladri entrano in casa, non è soltanto la perdita di denaro o oggetti di valore a pesare - conta spesso molto di più il senso di violazione che si prova, un senso di violazione che possiamo evitare soltanto prevenendo completamente il tentativo di furto.

Occhio soprattutto durante l’estate

I dati parlano altrettanto chiaramente del periodo più fecondo per i ladri che operano in abitazione. È proprio l’estate, con picchi durante i mesi di luglio e agosto, mesi che sono da sempre quelli scelti dagli italiani per passare qualche settimana in vacanza.

Oltre ai sistemi di allarme e di antifurto, possono giovare alcuni comportamenti ad evitare che la nostra casa sia assaltata dai ladri. Meglio evitare di postare dettagli eccessivi sulle tempistiche delle nostre vacanze, e meglio condividere sui social i bei momenti che abbiamo passato soltanto al nostro ritorno.

Le bande specializzate in furti in casa studiano anche i social network per capire quando e dove colpire, certi di poter entrare in casa mentre noi siamo via.

Meglio disconnettersi per un po’, ed evitare di raccontare su internet troppo sul nostro conto e sui nostri spostamenti.


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