Quante volte vi sarà capitato di vedere in giro per le vostre città il cartello "Cedesi Attività" affisso alle vetrine dei negozi o ai balconi dei palazzi? Sicuramente tantissime volte, ma vi siete mai chiesti cosa ci cela dietro quelle due paroline? Costruire una realtà imprenditoriale e commerciale e cederla non è un processo molto semplice, e spesso anche doloroso, se le ragioni alla base di questa decisione sono di natura economica e non per pura strategia.
Esistono, in effetti, molti professionisti e aziende che, per professione, creano attività da cedere a terzi, per ovvie ragioni di guadagno e d'investimento, ma anche piccoli esercizi commerciali che, strangolati dalla crisi, o per contravvenuta incapacità di adeguarsi ai tempi, sono costretti a chiudere, e pur di recuperare una rendita da qualcosa che hanno comunque costruito con fatica e sudore, decidono di cedere al miglior offerente. In entrambi i casi, comunque, prima di cedere un'attività è essenziale seguire un percorso quasi obbligato, che consente di rendere il "prodotto" meglio spendibile sul mercato e garantirsi anche delle tutele legali nell'atto di cessione.
La prima cosa da fare è effettuare un'attenta analisi dell'attività, sviluppando un business plan ben delineato, che consenta all'investitore/acquirente di farsi un'idea del reale valore non solo patrimoniale, ma anche commerciale di ciò che sta pensando di acquisire. Da non sottovalutare è la sede dell'attività, perchè un conto è un locale in affitto, nel qual caso è necessario verificare la validità del contratto e l'ipotesi di voltura e cambio intestatario, un altro invece è se risulta di proprietà di chi vende.
In questo caso, in effetti, è necessario stabilire se l'immobile o il locale verrà ceduto insieme all'attività oppure affittato all'acquirente, che dovrà corrispondere un canone di locazione mensile al titolare della proprietà. in entrambi i casi, è fondamentale avvalersi della consulenza di un notaio, di un legale o di un commercialista, che possa consigliare su come procedere, tutelando entrambe le parti in causa. Quando si mette sul mercato un prodotto, indipendentemente dal costo e dal suo valore, si fa di tutto per renderlo attraente per il potenziale cliente, e non c'è ragione per non seguire questa strada anche quando si tratta di un "cedesi attività", perchè potrà anche essere la nuova gallina dalle uova d'oro, ma se non si è in grado di venderla, giocando anche sulla sfera emotiva dell'acquirente, difficilmente si riuscirà ad ottenere un risultato soddisfacente, o in linea con quanto atteso.
Un altro tassello molto importante è lo stato patrimoniale dell'azienda, oltre alla situazione creditizia. Cosa significa? Se l'azienda ha dei debiti o, magari, vanta dei crediti nei confronti di clienti o enti pubblici, questi verranno inseriti nella trattativa oppure no? Il cessionario (colui che acquista) comprerà anche debiti e crediti, oppure no? Questo elemento è, come potete immaginare, molto ma molto importante, perchè un conto è un'azienda solida con una posizione finanziaria stabile, un altro è se si tratta di un'attività sull'orlo del fallimento, piena di debiti.
Nel primo caso, ovviamente, il prezzo di vendita sarà decisamente più alto; nel secondo, invece, si riuscirà con ogni probabilità a strappare un accordo decisamente più accomodante. Anche in economia, non va mai dimenticata la componente umana, che nel caso di un'attività è rappresentata dai dipendenti. Fortunatamente, i lavoratori sono tutelati dalla legge in tema di cessioni di attività, perchè prevede che il rapporto di lavoro non si estingua con il passaggio di proprietà, con applicazione dei termini contrattuali nazionali previsti al momento della transazione. Infine c'è l'aspetto fiscale e tributario, che porta con sè non pochi elementi da valutare.
In ogni caso, è fondamentale, sia per il cedente che per il cessionario, affidarsi ad un fiscalista, che possa consigliare sul da farsi onde evitare multe e avvisi dall'Agenzia delle Entrate, che in fase di passaggio di proprietà può solo contribuire a complicare la già foltissima burocrazia. Come potete vedere, dietro quel cartoncino con su scritto "Cedesi Attività" c'è un mondo fatto di persone, imprenditori, consulenti, legali, commercialisti, professionisti vari, che lavorano a stretto contatto per accompagnare nel modo più dolce è possibile le due parti in causa, colui che vende e l'acquirente, verso la risoluzione delle trattative.
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